stamattina ho aperto la Tua ultima mail con la quale ci aggiornavi per il Congresso e quel Tuo saluto finale … “A presto … Giovanni” mi ha stretto il cuore

In quella occasione ebbi maggiormente la conferma di chi Tu fossi, perché non mi lasciasti mai sola a gestire lo stress e la responsabilità e , quando ci fu da tutelare i ragazzi , i nostri volontari, lo abbiamo fatto insieme … “perché i nostri volontari venivano prima di tutto” …
Oggi piango la Tua assenza, l’amico sorridente che mi chiamava “direttora…” e mi abbracciava , la persona che nonostante la distanza chilometrica …non ho mai sentito lontano…anzi… sei stato uno splendido compagno di viaggio , e da Te ho ricevuto (ricambiato) sempre e solo tanto affetto, lealtà e rispetto.
A Te CIVES deve molto , a cominciare dalla denominazione “Infermieristica di Protezione Civile” e non “Infermieristica in Protezione Civile “, lasciando ben comprendere a tutti la differenza sostanziale per la nostra professione che esiste tra i due concetti. Amabile nei rapporti con tutti, mentalità eclettica e ricchezza di saperi da non tenere per sé ma da diffondere per rendere sempre più forte e più grande la professione infermieristica…
Oggi più di tutto voglio ricordare di Te, la gioia di vivere e la passione vera del volontario di Protezione Civile , oltre che un autentico attaccamento all’Associazione CIVES, cose che mancheranno a tutti …
Te ne sei andato troppo presto Giovanni , perché insieme avevamo programmato tanti bei progetti per il futuro. Oggi , faccio fatica, ho le gambe spezzate e sento di aver perso troppo e soprattutto qualcuno a cui tenevo molto , cosa che del resto hai sempre saputo…
Questa “lettera aperta ad un amico”, altro non è che un modo per dire a tutti chi era Giovanni Senes e la maniera mia personale di dimostrarTi per l’ultima volta e pubblicamente il mio affetto , e mi rincuora il fatto di avertelo detto , abbracciandoTi , anche a Firenze qualche settimana fa.
Mi mancherai Giovanni , niente cancellerà i ricordi di questi dieci anni passati insieme in CIVES, neanche il buio e la disperazione di questi giorni che cercherò di affrontare come Tu avresti fatto … con il sorriso e la serenità per averTi avuto come amico… Grazie di tutto !
Ti abbraccio … fai Buon Viaggio amico mio
Te ne sei andato troppo presto Giovanni , perché insieme avevamo programmato tanti bei progetti per il futuro. Oggi , faccio fatica, ho le gambe spezzate e sento di aver perso troppo e soprattutto qualcuno a cui tenevo molto , cosa che del resto hai sempre saputo…
Questa “lettera aperta ad un amico”, altro non è che un modo per dire a tutti chi era Giovanni Senes e la maniera mia personale di dimostrarTi per l’ultima volta e pubblicamente il mio affetto , e mi rincuora il fatto di avertelo detto , abbracciandoTi , anche a Firenze qualche settimana fa.
Mi mancherai Giovanni , niente cancellerà i ricordi di questi dieci anni passati insieme in CIVES, neanche il buio e la disperazione di questi giorni che cercherò di affrontare come Tu avresti fatto … con il sorriso e la serenità per averTi avuto come amico… Grazie di tutto !
Ti abbraccio … fai Buon Viaggio amico mio
Ti voglio bene
Rosaria
Rosaria
Giovanni Senes amico e collega ci ha lasiati il 25/04/2016