Infermieri e
cittadini, uniti in rete per la salute. Fianco a fianco nella vita di tutti i
giorni. E’ il claim della “Giornata internazionale dell’infermiere” celebrata,
questa mattina, anche a Ragusa. Oltre trecento i professionisti che hanno preso
parte al momento formativo condotto dal presidente del collegio Ipasvi, Gaetano
Monsù, con il supporto della consigliera Martina Burgaletta. C’erano anche il
vicepresidente Vincenzo Iacono, il segretario Luigi Di Marco, la consigliera
Laura Galota.
E’ stata l’occasione per presentare il portale internet www.infermieriperlasalute.it che fornisce consigli pratici di assistenza, regole e
informazioni per prendersi cura di sé e dei propri cari. Ma sono stati anche numerosi
altri gli aspetti emersi per parlare di una professione che ha subito una
repentina evoluzione, sulla scorta, comunque, degli insegnamenti originari
provenienti da Florence Nightingale, fondatrice delle Scienze infermieristiche
moderne. “Occorre concentrarsi – ha affermato il presidente Monsù – su numerosi
aspetti proprio per quanto concerne i cambiamenti che si stanno registrando
nella nostra professione. Uno dei più importanti è sicuramente quello
riguardante il nuovo profilo professionale il cui percorso per l’emanazione sta
facendo registrare un allungamento in quanto lo stesso andrebbe ad invadere
competenze che, secondo qualcuno, non sono proprie dell’infermiere ma di altre
professioni.
Sono parecchi gli articoli descritti all’interno del nuovo profilo
professionale che porterà ogni nostro iscritto ad espletare competenze avanzate
durante la propria attività. D’altro canto, aumentano le responsabilità
dell’infermiere: agendo in autonomia, come dice anche la legge, gli infermieri
si assumono delle responsabilità notevoli e pesanti. Il quadro complessivo è
condito dal fatto che ad agosto entrerà in vigore l’assicurazione obbligatoria
che farà sì che ciascun professionista sanitario, infermiere incluso, dovrà
necessariamente stipulare delle polizze. E’ un ombrello che in qualche modo
tutela l’infermiere e lo aiuta in un eventuale conflitto con la legge per la
copertura di spese legali e non solo”.
L’incontro di questa mattina è poi
proseguito con la consegna di una targa ricordo ai 74 iscritti che hanno
celebrato quest’anno i 25 anni di attività professionale. Gli infermieri
tuttora operanti nell’area iblea sono circa 1.800. Nel corso dell’incontro, è
stato sollevato anche un appello alla Regione e all’Asp 7. “Chiediamo – ha
aggiunto Monsù – l’attivazione delle Unità operative semplici delle professioni
sanitarie. Si tratta, come dire, di un vero e proprio reparto che ha come
primario un infermiere, debitamente formato e con i dovuti titoli, che sarà
chiamato a gestire tutti gli infermieri di una stessa struttura sanitaria. Il
primario in questione risponde allo staff della direzione generale. Non capiamo
come mai non si è ancora registrato nessun passo in avanti in questa direzione
nonostante tale attivazione sia già stata prevista anche dall’atto aziendale”.