12/04/14

Ragusa 9 aprile 2014 Sala Conferenze AVIS. Conferenza: Umanizzazione delle Cure e Dignità della Persona


L’ESPERIENZA DI SAN CAMILLO DE LELLIS QUATTRO SECOLI DOPO DON MESSINA: “NON C’E’ DA MODIFICARE UNA VIRGOLA NEI MODI DI ASSISTENZA AI MALATI. RIVOLUZIONO’ LA SANITA'" SPUNTI MOLTO INTERESSANTI SONO EMERSI MERCOLEDII' 09 APRILE 2014 NELLA CONFERENZA PROMOSSA DALLA PASTORALE DELLA SALUTE DELLA DIOCESI DI RAGUSA


“San Camillo diceva che l’Infermiere ideale è quello che si prodiga per il malato come una mamma assiste il suo unico figlio infermo. Fu un rivoluzionario nella cultura sanitaria del tempo. E a distanza di quattro secoli, non c’è da modificare una virgola nei suoi modi di assistere i malati”. Parola di don Rosario Messina dell’Ordine camilliano di Sicilia che ieri pomeriggio, alla sala Avis, nel contesto dell’iniziativa promossa dall’Ufficio diocesano per la Pastorale della salute diretto da don Giorgio Occhipinti, ha tenuto una dotta e interessante relazione sull’umanizzazione delle cure e sulla figura di un santo misconosciuto ma che avrebbe molto da raccontare.
“Proprio in occasione del quarto centenario della morte di San Camillo – ha aggiunto don Messina – uno dei luminari della Sanità italiana, Giorgio Cosmacini, ha pubblicato per Laterza “Camillo De Lellis, santo dei malati” propri allo scopo di introdurre la conoscenza di questo santo nel mondo medico, infermieristico e laico. Quello di cui stiamo parlando è l’aspetto deontologico che possono accettare tutti. Per chi crede, poi, c’è l’aspetto religioso. San Camillo vedeva Cristo nel malato, si inginocchiava, gli baciava le mani, lo adorava. Il suo slogan diceva tutto: “Più cuore in quelle mani fratelli”. Ed è lo slogan che è stato antesignano anche rispetto alla creazione di organizzazioni sanitarie internazionali come la Croce Rossa”. L’iniziativa, promossa con la collaborazione della cooperativa sociale “Il cerchio”, del presidente Giovanni Agosta (“Abbiamo voluto fare in modo che i camilliani fossero presenti a Ragusa perché le cure nei confronti dell’ammalato devono essere considerate sotto tutti gli aspetti”), ha visto la presenza, tra gli altri, del primario del reparto di Chirugia dell’ospedale Civile, Rosario Blandino. “Umanizzazione delle cure – ha chiarito quest’ultimo – significa prendere in carico il paziente nella sua totalità. Non solo curare la malattia ma curarla legandola alla persona. Se poi non completiamo questa cura con un aiuto psicologico, mentale del paziente, è evidente che lo abbiamo curato a metà. Ai giorni nostri questa dicotomia è ancora più accentuata perché la parte tecnologica allontana di più da tale percorso di umanizzazione, dal rapporto diretto con il paziente. In pratica, lo indebolisce e lo devia verso altri interessi”.



Santi Benincasa, responsabile dell’area neuropsicologica della Simg Ragusa, ha chiarito che “l’argomento scelto da don Giorgio Occhipinti mi ha sempre stuzzicato. Effettivamente una questione molto sentita da parte della gente. Perché si avverte che, per qualcuno, manca quel certo ascolto da parte del medico nei confronti dei pazienti. Da parte nostra, da parte medica si comincia a parlare e a professare questa necessità per divulgarla, abbandonando l’ipertecnicismo che ci porta ad allontanare il rapporto con i pazienti. Quello che, invece, andrebbe coltivato è l’ascolto empatico verso i sofferenti in generale”. Infine Giuseppe Occhipinti, presidente del Nucleo provinciale CIVES di Ragusa, ha illustrato quali i contenuti etici e deontologici degli infermieri, toccando come punta massima l’esperienza di Tiziano Terzani, noto giornalista e scrittore, che ha raccontato il suo vissuto come paziente affetto da tumore, esplicitando alcuni aspetti legati all’umanizzazione delle cure. Le iniziative della tre giorni all’insegna di San Camillo proseguono nei giorni 10 e 11 aprile. Alle 10,30 di g 10 si terrà la visita agli ammalati e agli operatori sanitari all’ospedale Maria Paternò Arezzo con un momento di preghiera nei reparti Oncologia ed Hospice. Quindi, a partire dalle 16,30, sarà effettuata una visita nelle case di riposo delle suore del Sacro Cuore di Ragusa mentre alle 19 si terrà l’incontro di preghiera con la reliquia del cuore di San Camillo De Lellis alla parrocchia di San Pietro apostolo in via Lazio, a Ragusa. Venerdì 11 aprile, dalle 9,30 alle 12, ci saranno le visite agli ammalati e agli operatori sanitari presso l’Rsa di Ragusa. A seguire visite domiciliari ad altri ammalati. Alle 16, infine, la via Crucis nei reparti dell’ospedale Civile con la benedizione dei malati