29/06/13

PICC E RISCHIO TEV: REVISIONE SISTEMICA E META-ANALISI


I cateteri centrali inseriti su vene periferiche (PICCs) sono associati ad un aumentato rischio di TEV; tuttavia non è noto quale sia l'entità reale del rischio, anche nei confronti degli altri cateteri venosi centrali (CVC). Per chiarire questo aspetto Chopra e collaboratori hanno recentemente pubblicato su Lancet una revisione sistematica ed una meta-analisi che ha confrontato il rischio di TEV associato ai PICCs vs gli altri CVC. 

La ricerca dei relativi dati è stata effettuata sui principali data-base (Medline, Embase, Biosis, Cochrane central register of controlled trials, Conference papers index, Scopus), oltre a lavori aggiuntivi identificati attraverso una ricerca bibliografica manuale, contattando anche direttamente gli autori per avere a disposizione i dati non pubblicati. Sono stati identificati 64 studi clinici (12 con una valutazione comparativa tra tipi differenti di accessi venosi e 52 senza), i quali avevano arruolato 29.503 pazienti, tutti di età superiore ai 18 anni. Nei 52 studi non comparativi si è osservato un tasso di incidenza di TVP PICC-correlata più elevata nei pazienti in condizioni cliniche critiche (13.91%; 95% CI 7.68-20.14) ed in quelli con cancro attivo (6.67%; 95% CI 4.69-8.64).

Negli 11 studi comparativi, il rischio di TVP nei pazienti con PICCs è risultato essere aumentato rispetto a quello dei pazienti con CVC (OR 2.55; 95% CI 1.54-4.23; p < 0.0001), senza peraltro la comparsa di episodi di embolia polmonare. In conclusione, i dati riportati evidenziano un più elevato rischio di TVP associato alla presenza di PICCs rispetto ai CVC, specialmente nei pazienti critici o con neoplasia maligna. 

Pertanto la decisione di impiantare un PICC dovrebbe essere guidata da una valutazione del rischio trombotico rispetto ai ben noti vantaggi connessi a questi devices.

Chopra V et al. The Lancet, Early Online Publication, 20 May 2013 doi:10.1016/S0140-6736(13)60592-9