Pubblichiamo qui l'editoriale di www.cives-onlus.org.
L’Associazione Nazionale CIVES esprime le proprie
preplessità sulle misure contenute nella spending review.
Crediamo nella formazione e siamo consapevoli che
sulla formazione, gli infermieri italiani hanno basato le proprie conquiste, tra
le quali l’autonomia professionale e la dirigenza; ragion per cui non possiamo
accettare l'ennesimo tentativo di sottrarre la formazione accademica degli
infermieri agli infermieri stessi; infatti l’obiettivo della nostra formazione
universitaria non deve essere quello di avere dei 'mini-medici' formati da
medici, e soprattutto non potremmo mai accettare che ciò avvenga, per il solo
fatto di essere una professione ancora 'giovane' dal punto di vista
universitario e per questo teoricamente destinataria di eventuali
ridimensionamenti .
La spending review ha toccato pure il
volontariato, prevedendo la cancellazione degli osservatori nazionali del
volontariato e dell'associazionismo sociale e di altri strumenti di
partecipazione della società civile… nessun riconoscimento, quindi, al valore
sociale del volontariato, a chi interviene per primo nel caso di emergenze
nazionali, e a chi contribuisce alla coesione sociale delle comunità locali e
alla tutela e la salvaguardia dei beni comuni.
Ma il volontariato è colpito anche dall'art. 6 del
provvedimento che impedisce agli enti del servizio privato che svolgono per le
amministrazioni servizi, a titolo oneroso o gratuito (campo di operatività che
attualmente non interessa CIVES), di ricevere altri contributi pubblici e
dell'art 23 che usurpa nuovamente il 5 per il mille utilizzando una parte dei
contributi come risorsa dello stato".
Secondo CIVES la spending review presenta una
serie di errori che sono frutto dell’autosufficienza di un Governo incapace di
dialogare con le forze sociali. Si adottano delle misure senza valutarne gli
effetti; quindi a nostro parere è indispensabile attivare immediatamente un
luogo di confronto con le associazioni».
CIVES chiede quindi al Governo di rivedere le
proprie scelte ed a tutte le forze politiche di adoperarsi per
modificarle.
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