29/07/12

SPENDING REVIEW

Pubblichiamo qui l'editoriale di www.cives-onlus.org.

L’Associazione Nazionale CIVES esprime le proprie preplessità sulle misure contenute nella spending review.
Per quello che ci è possibile vigileremo affinchè, per il rilancio e la razionalizzazione del Sistema Sanitario non si commetta l'errore di non investire sugli infermieri. Non possiamo accettare le rigide politiche di blocco delle assunzioni o del meccanismo del turn- over; infatti non si può lesinare sulla presenza degli infermieri nel SSN, gli oltre 400.000 infermieri sono ancora troppo pochi per garantire ai cittadini un’assistenza ottimale, sia nei contesti ordinari, sia nei contesti specifici dell’operatività CIVES.

Crediamo nella formazione e siamo consapevoli che sulla formazione, gli infermieri italiani hanno basato le proprie conquiste, tra le quali l’autonomia professionale e la dirigenza; ragion per cui non possiamo accettare l'ennesimo tentativo di sottrarre la formazione accademica degli infermieri agli infermieri stessi; infatti l’obiettivo della nostra formazione universitaria non deve essere quello di avere dei 'mini-medici' formati da medici, e soprattutto non potremmo mai accettare che ciò avvenga, per il solo fatto di essere una professione ancora 'giovane' dal punto di vista universitario e per questo teoricamente destinataria di eventuali ridimensionamenti .
La spending review ha toccato pure il volontariato, prevedendo la cancellazione degli osservatori nazionali del volontariato e dell'associazionismo sociale e di altri strumenti di partecipazione della società civile… nessun riconoscimento, quindi, al valore sociale del volontariato, a chi interviene per primo nel caso di emergenze nazionali, e a chi contribuisce alla coesione sociale delle comunità locali e alla tutela e la salvaguardia dei beni comuni.
Ma il volontariato è colpito anche dall'art. 6 del provvedimento che impedisce agli enti del servizio privato che svolgono per le amministrazioni servizi, a titolo oneroso o gratuito (campo di operatività che attualmente non interessa CIVES), di ricevere altri contributi pubblici e dell'art 23 che usurpa nuovamente il 5 per il mille utilizzando una parte dei contributi come risorsa dello stato".
Secondo CIVES la spending review presenta una serie di errori che sono frutto dell’autosufficienza di un Governo incapace di dialogare con le forze sociali. Si adottano delle misure senza valutarne gli effetti; quindi a nostro parere è indispensabile attivare immediatamente un luogo di confronto con le associazioni».
CIVES chiede quindi al Governo di rivedere le proprie scelte ed a tutte le forze politiche di adoperarsi per modificarle.